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NUOVO MATCH PER ELEONORA PARIGI

In questi mesi di STOP a causa del #COVID19, molti atleti professionisti come Eleonora Parigi, sono stati costretti a rinviare di un anno alcuni match importanti per la loro carriera sportiva.

In questi mesi abbiamo avuto modo di seguirla sui vari #Social e per questo motivo, volevamo capire come ha affrontato questo periodo e come è stato allenarsi senza poter accedere presso le strutture partner.

Ciao Eleonora, ben ritrovata!

E.P.

– Ciao ragazzi, è un piacere rivedervi.

Abbiamo saputo del tuo rientro sul ring e volevamo farti alcune domande in merito a questo nuovo evento.

Come hai affrontato questo lungo periodo a causa del covid?

E.P.

Ciao a tutti e grazie per quest’intervista. Nel primo lockdown mi è saltato un match che avrei dovuto fare ad aprile. Inizialmente come tutti gli atleti ho provato sconforto e mi sono demoralizzata. Pian piano però, mi sono adattata alla meno peggio in casa e la voglia di allenarmi non è mai passata; anzi non vedevo l’ora di tornare in palestra.

Ho sfruttato quel periodo per riposarmi e recuperare da dolori o infortuni dopo tanto tempo che non mi fermavo, ne avevo davvero bisogno.

Da giugno/luglio fino a novembre sono tornata in palestra ad allenarmi a pieno regime come se non fosse mai successo niente. Purtroppo la chiusura delle palestre in zona rossa, ha stroncato nuovamente tutto e da lì le cose sono cambiate.

Come hai trovato il modo di allenarti senza poter accedere alle palestre?

E.P.

Da marzo mi sono messa a fare allenamenti a corpo libero in casa di ogni tipo e in più ho fabbricato un sacco homemade fatto di cuscini legati ad una colonna di casa e me la sono cavata alla meno peggio.

Nella seconda fase dopo l’estate, ho iniziato ad allenarmi privatamente con il mio allenatore che non ha mai smesso di seguirmi. Abbiamo trovato altri luoghi o garage al di fuori del tatami dove poterci allenare, poiché la mia palestra era chiusa e anche se fossi una agonista federata, non avrei potuto accedervi.

Successivamente anche altre palestre fiorentine di soli sport da combattimento, aperte per agonisti in vista delle gare, ci hanno ospitati per sedute differenti di allenamento.

Abbiamo visto che studi e lavori nel settore dell’osteopatia. Ti va di parlarci di questa tua professione? E come hai gestito il tuo lavoro con la situazione Covid?

E.P.

Sono laureata in scienze motorie e ora sono a fine del percorso di studi di osteopatia, una scuola che frequento a Bologna da 6 anni.

Lavorando come libera professionista mi gestisco il tempo come voglio e, con la chiusura delle palestre, il lavoro è aumentato. Ho le giornate piene per cui solo nelle ore di libere di pausa pranzo riesco ad allenarmi.

In questi mesi ho sempre cercato di essere costante e ho incastrato lavoro e sport come ho potuto e con passione, soprattutto perché lo sport rientra anche nel mio lavoro; per cui ho sempre a che fare con il movimento: corpo umano e attività fisica. La cosa mi gratifica ancora di più.

Il 28 Febbraio torni sul ring. Un evento a porte chiuse a Roma. E’ stata una chiamata improvvisa?

E.P.

Finalmente si torna a ballare!

Era nell’aria da diverso tempo perché l’evento era già programmato da alcuni mesi, per cui sapevamo che poteva esserci la possibilità di tornare a combattere.

La proposta ufficiale con il nome dell’avversaria è arrivata non troppo tempo fa. Non ho saputo dire di no. Anche se le situazioni attuali per una classica preparazione di un match sono molto diverse e con tutti gli interrogativi del caso, rifiutare mi sembrava impossibile.

Non ho tenuto in considerazione una risposta negativa, perché dentro di me, ho sentito subito la grinta di voler rimettermi in gioco, quindi ho continuato e incrementato con gli allenamenti e ora manca poco.

 

Come ti senti a livello psicologico e fisico per questo match?

E.P.

Alla grande! Pensavo di essere più agitata, poiché è circa un anno e tre mesi che non salgo sul ring, ma al contrario mi sento molto motivata.

Fisicamente mi sento bene e preparata, forse anche quello mi da sicurezza. Sento che in questo momento particolare, avere la possibilità di combattere è un onore.

E’ una situazione da sfruttare per avere stimoli, motivazione per allenarmi, riprovare quelle emozioni e divertirmi in primis. 

Come ti stai preparando per questo match?

E.P.

Con alcune modifiche rispetto ai match del passato. Non avendo disponibilità di accesso alla mia palestra, la preparazione è la stessa di sempre, ma adattata al luogo differente e con meno tecniche a coppie. Sempre uguale di intensità, con sacchi, colpitori con l’allenatore, sparring e resistenza. 

 

Conosci già la tua avversaria? 

E.P.

No, non conosco la mia avversaria se non di nome. Abbiamo sempre gareggiato in categorie di peso differente e in passato anche in Federazioni diverse.

Da quello che so e che mi dicono, è una valida avversaria con cui verrà fuori con bel match tosto e di spessore quindi così ancora più stimolante. Sto lavorando molto per arrivare sul ring nella miglior condizione possibile, chiunque ci sarà davanti a me lì sopra.

 

Ringrazio FighterInside come Brand e umanamente chi c’è dietro, per avermi seguita anche in questo periodo di restrizioni, in cui lo sport si era un po’ fermato. Ho sempre sentito supporto, sia in privato, che nei social, che con i capi di abbigliamento nuovi ed efficaci! 

In questo periodo storico anche per noi atleti è difficile avere uno sponsor e un supporto esterno. Invece FighterInside è sempre stato disponibile e presente con me, per cui grazie!

A prestissimo!

Eleonora

  – Grazie per averci raccontato ancora una volta la tua Storia!

Un ringraziamento al Main Sponsor #FighterInside.

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